La vita che non finisce
Convegno internazionale sulla organizzazione della Donazione Organi nelle regioni di Alpe Adria
Il Friuli rappresenta un'eccellenza nel campo della donazione di organi, con 35,7 donatori utilizzati per milione di abitanti nel 2011, a fronte di una media europea di appena 16,9. Un traguardo dovuto, certo, alla grande capacità organizzativa del nostro sistema ospedaliero e alle sue competenze di eccellenza. Ma non ci sarebbe un tale successo se da decenni l’impegno dei donatori di organi non avesse coltivato e fatto crescere nella società della regione una impareggiabile «cultura del dono».
Con questa riconoscenza a tante «generazioni» di donatori - specie ai pionieri - che si é svolto domenica 23 settembre 2012, nella sala conferenze della Camera di Commercio, il convegno internazionale « Organizzazione della donazione di organi nelle regioni di Alpe Adria", voluta da ADO (Associazione donatori di organi) del Friuli-Venezia Giulia e dal Centro Regionale Trapianti.
L'iniziativa ha messo a confronto, per la prima volta, i diversi modelli organizzativi, sia dal punto di vista medico sia volontaristico, dei Paesi dell'Alpe Adria (Slovenia, Croazia e Carinzia) evidenziando cifre, programmi e attività di divulgazione.
«I modelli organizzativi delle regioni dell'Alpe Adria, pur con le loro diversità, sono accomunati dalla volontà di dare la speranza di una qualità di vita migliore a chi speranze non ne ha più. In questo contesto é auspicabile che l'unificazione già avvenuta a livello scientifico si traduca anche a livello giuridico attraverso la creazione di una legislazione europea della donazione», ha rimarcato Franco Biffoni, presidente regionale ADO. Roberto Peressutti, direttore de Centro Regionale Trapianti, ha ricordato che presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, si effettuano circa 120 trapianti all’anno di cui 30 di cuore, 50 di cornea e 30 di fegato.
La prima sessione di lavori, introdotta da Amato De Monte, direttore del diparti mento Anestesia e rianimazione dell'Azienda ospedaliero- universitaria di Udine, ha visto gli interventi di coordinatori trapianti delle nazioni di Alpe Adria: Danica Avsec per la Slovenia, Mirela Busic per la Croazia, Ferdinand Muhlbacher per l'Austria e lo stesso Francesco Procaccio per l'Italia.
La Slovenia che conta 20,5 donatori utilizzati per milione di abitanti ne12011, è una realtà in crescita, che, all'interno del centro di coordinamento europeo Eurotransplant già esporta all'estero il 50% di organi. Cifre altissime quelle dal la Croazia, con 33,S donatori utilizzati per milione di abi tanti e un'opposizione al dona di appena il 5%.
C'e molto da fare, invece, in Austria, che raggiunge 23,3 donatori utilizzati per milione di abitanti ma fatica a rafforzare il messaggio della cultura del dono nella popolazione.
La seconda sessione, presieduta da Roberto Peressutti e Mirela Busic, ha visto intervenire i rappresentanti delle associazioni dei trapiantati fra cui Tania Watz per la Croazia, Anastazija Bizjak per la Slovenia, F. Muhlbacher per l'Austria e le associazioni italiane dei trapiantati , con Nevio Toneatto per l’ACTI, De Vita per l’ANED e Giulio Bassani per AITF.
E’ intervenuto quindi Claudio Pittin, fondatore dell’ADO del Friuli Venezia Giulia che, dopo avere constatato come siano diverse tra gli Stati le metodiche di sensibilizzazione al dono – in Italia diffusa da volontari non coinvolti direttamente nel processo di donazione/trapianto ma semplicemente da una pulsione culturale e solidaristica – ha auspicato che un incontro operativo tra le varie realtà sia opportuno per dare omogeneità al processo della donazione. A conclusione dell’incontro ha ipotizzato un intervento delle Associazioni di volontariato, il prossimo anno, presso il Consiglio Europeo tendente a unificare le legislazioni dei vari Paesi almeno in una idealità più alta.
L’evento, come documentato dai vari media regionali e nazionali, ha goduto dell'Alto Patrocinio del Ministero della Salute, Regione Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Udine, Comune di Udine, Università di Udine, Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, Camera di Commercio di Udine ed è stato sostenuto da CrediFriuli e Spadaviaggi.